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La misura della felicità è la gratitudine

Il luogo in cui nascono i bambini e gli uomini muoiono, dove la libertà e l’amore fioriscono, non è un ufficio o un negozio o una fabbrica. Qui vedo l’importanza della famiglia.

Non si lavora che per i figli

“Voglio parlare di quella specie di vergogna, e non tanto di pudore e disperazione, e di questo spaventoso sentimento di responsabilità che c’è nella paternità. È una responsabilità così terribile (verso noi stessi e verso il mondo) aver messo dei figli al mondo. È un sentimento oscuro, e vergognoso di sé, che è una specie di rimorso di cui non ci si sbarazza più. Allora si vuole riacciuffare, per un bisogno profondo di compensazione e senza dubbio di farsi perdonare, si diventa arditi, si diventa coraggiosi. E si farebbe tanto perché almeno questi bambini non siano infelici.

Si ha ‘impressione di toccare il punto stesso dove per l’ultima volta il temporale si articola, si inserisce nell’eterno. Se quest’ultima battaglia sarà persa, tutto sarà dunque perso.” (C. Peguy)

 

Quando i nostri figli ci guardano devono capire che ne è valsa la pena. Che si tratti della giornata di lavoro o di studio, o del venire al mondo, ne deve valere la pena. E se c’è una sola cosa che un padre o una madre devono mostrare ai figli è che ne valeva la pena. Dall’alzarsi un lunedì mattina al nascere in questo mondo.

Non abbiamo altra responsabilità verso i nostri figli se non quella di testimoniare con le nostre vite e la nostra speranza che ne valeva la pena.

Non si lavora che per i figli

"Voglio parlare di quella specie di vergogna, e non tanto di pudore e disperazione, e di questo spaventoso sentimento di responsabilità che c'è nella paternità. È una responsabilità così terribile (verso noi stessi e verso il mondo) aver messo dei figli al mondo. È un...

I mali dei tempi

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E venne il giorno

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